venerdì 7 dicembre 2007

VELTRONI: PER UN NUOVO CENTROSINISTRA EUROPEO


«In Europa sono convinto che ci sono domande a cui le risposte del Novecento non sono più sufficienti. Su queste è necessaria una riflessione nel centro-sinistra». E' con questa premessa che Walter Veltroni ha affrontato il suo viaggio a Bruxelles ed ha oggi incontrato gli eurodeputati di Pse e Adle. Questo perchè, ha proseguito, «i governi di centrosinistra in Europa negli ultimi anni – ha esordito nel corso della sua audizione con il gruppo socialista - si sono dimezzati», elencando poi una serie di temi su cui le forze del centrosinistra in Europa possono davvero dare un valore aggiunto. «Anzitutto – ha citato - il rapporto tra immigrazione e sicurezza, ambiente e sviluppo sostenibile e pace. Inoltre - ha sottolineato ancora Veltroni - resta il problema di come costruire uno schieramento maggioritario. La scelta giusta – ha aggiunto - è un incontro tra culture diverse, far convivere identità e dialogo».«Occorre evitare la divisione del Partito democratico in gruppi diversi in Europa». Gli ha fatto eco il presidente del Partito socialista europeo, Poul Nyrup Rassmussen, che in mattinata ha incontrato il segretario del Pd Walter Veltroni e Piero Fassino. «Nella mia esperienza - ha detto il danese - dividere i partiti in gruppi diversi crea sempre debolezze. Noi non siamo qui a creare debolezze». Allo stesso tempo, ha aggiunto, «sono assolutamente consapevole del fatto che qui parliamo di passaggi che richiedono tempo, per questo io penso a quella che sarà la situazione dopo il giugno 2009 e non a quella attuale».Ma intanto per il futuro più prossimo, il presidente del Partito socialista europeo ha annunciato la creazione di un «gruppo di saggi» a cui parteciperanno leader dei Partiti socialisti e socialdemocratici europei per riflettere su «una nuova dinamica» per il centrosinistra in Europa. Un gruppo composto da cinque persone, tra le quali lo stesso Fassino la cui prima riunione dovrebbe tenersi approssimativamente a marzo.Ma passi importanti e di apertura sono giunti anche dai capogruppo del Pse e dell’Adle al Parlamento Europeo. «Sono disposto – ha sottolineato il presidente del gruppo dei Socialisti al Parlamento europeo Martin Schultz - ad aprire il nostro gruppo, ho fatto già tutto quello che potevo. Ora dipende da voi se volete venire. Sta a voi decidere dove volete andare». «Quello con Veltroni – ha raccontato - è stato un incontro molto aperto, costruttivo e amichevole. Abbiamo discusso molto apertamente della collocazione del Partito democratico a livello europeo. «Le cose - ha precisato - non sono ancora definitivamente decise ma noi socialisti siamo in uno scambio molto intenso con il Pd. Crediamo – ha concluso - che il posto di questo partito sia tra le forze progressiste in Europa a cui appartiene anche il Pse». «Il segretario del Pd, Walter Veltroni – ha commentato anche il capogruppo dell'Alleanza liberaldemocratica al Parlamento europeo Graham Watson – è il nuovo pioniere degli sviluppi possibili».«Il dibattito – ha raccontato - è stato focalizzato sulle nuove possibilità di collaborazione più stretta con la sinistra; e ciò di cui ha bisogno l'Europa - ha osservato - per lottare contro i nemici del progressismo».«L'importante – ha poi nuovamente ribadito - è che l'Italia sia pioniera nel mettere insieme le forze politiche progressiste sulle cose che abbiamo da fare, e ne abbiamo molte - ha concluso - da costruire insieme».Una discussione sincera quindi quella avviata oggi da Veltroni a Bruxelles, con un punto stabile: per ora, tutti gli eletti resteranno nel gruppo che hanno scelto al momento del loro ingresso a Strasburgo, «dopo le elezioni del 2009 – ha concluso Veltroni - si vedrà».

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